M° Mangieri Musicista, compositore e direttore d’orchestra Amiamoci stasera È notte… quante stelle giù nel mare, riflettono tremanti sogni d’ori… È notte!... Quanti baci, gli occhi tuoi, chiedono ancora, per non soffrir!... Amiamoci stasera, sospirando cuore a cuor, ci sembrerà quest’ora, come un sogno d’amor. Mi guarderai tremante, ti chiuderò fremente la bocca… con la mia bocca per non più respirar. Così, perdutamente, quell’istante ti amerò, e ti darò, per sempre, l’amore che hai cercato tu. Perché la vita, amore mio, è il sogno di una sera, sospirata, cuore e cuore… Abrazame esta noche De noche las estrellas tienen luces, que vìven hasta el amanecer, y yo no podré ver màs lucero, puès el que tengo… ya se apagò! Abrazame esta noche suspirando junto a mi, yo cuntarè mi pena, mi desesperaciòn. Y quando yo me vaya recuerdarte, mi vida, que a otra no he querido come te quiero a ti… Desesperadamente yo a ti te evocarè, en el recuerdo dulce del beso que me diste tu. Porque, aunque de mi te olvides, yo seguirè viviendo en mi desesperaciòn… Lago alpino Limpido come una gemma, sull’Alpi d’argento, splende, un laghetto più puro d’un puro diamante… Dice un’antica leggenda che quando, col vento, l’acqua s’increspa… una voce si leva a cantare… “Fu quassù, nel lago alpino, che un alpigiano vide un giorno una sirena e quassù, da quel mattino, restò, sperando di vederla riaffiorar. Ma soltanto al rifiorir della genziana, sulla sponda, in una notte senza luna, con la dolce ingenuità di una bambina, la sirena a lui accanto si adagiò… È quassù, sul lago alpino, che il cuore umano verso il ciel si può elevar, e quassù fiorì, divino, l’amor più puro che si possa immaginar. In ogni loro parola splendeva la gloria di bianche cime innocenti… finché il desiderio nacque… divenne delirio… quel sogno spezzò… Fu quassù, sul lago alpino, che lui tentò di dare un bacio alla sirena. Ma laggiù, col suo destino, lei, per incanto, fu costretta a ritornar… Dalla sponda lui fremente l’invocava… Per vederla si sporgeva dalla riva… La intravide in un baglior di luna nuova… E, felice, per raggiungerla annegò… È quassù, che a lei vicino, lui vive ancora, nella favola d’amor… E laggiù, come un rubino, sott’acqua splende il rosso intreccio del cuor”. È quassù sul lago alpino che il vento narra questa favola d’amor.
STATE ASCOLTANDO Ddoje stelle so’ cadute - Sergio Bruni
  Sono vietati l'uso e la riproduzione di testi e immagini presenti in questo sito senza l'autorizzazione del Suo Curatore  - © Magix 2012