M° Mangieri Musicista, compositore e direttore d’orchestra A qualche fonte, dove si è avvicinata per dissetarsi, Naiadi e Sileni hanno danzato  irridenti al suo dolore. Unico sollievo le ninfe Eco, queste dolci e care creature amanti della solitudine, che  l’hanno sorretta e accompagnata ovunque, esortandola costantemente a non disperare. E la speranza sembra realtà quando una luce soffusa e in crescendo, sembra fare da  sfondo nell’oscurità della notte, ad un canto d’amore solo a lei noto e che accompagnava la sua felicità con Delpho. Maja ascolta, segue quel canto, avverte di essere avvolta, confusa da quella sorgente  luminosa verso la quale tende le braccia a tentoni, disperatamente...! Oltre, però, vi è il  buio che, lentamente, l’avvolge in un’atmosfera di solitudine. Delusa e stanca, si  accascia al suolo, decisa ormai a lasciarsi morire. Solo un lamento, quasi un’eco alle ultime note del canto di Delpho, sfugge ancora al suo  labbro. Le Oreadi, sarcastiche, lo sottolineano cinicamente con una strana risata. Ripete, quasi per abbandono, quel lamento che le ninfe Eco sostengono e rafforzano  nella speranza di giovarle. Ma un’altra risata, e questa volta più stridente, risponde:  sono i Centauri!In un ultimo sforzo, Maja grida ancora quel tema disperato...! Uno stuolo di Fauni, beffardi, irride al suo appello estremo. E’ la fine!Un pallora imbianca il suo volto bellissimo, e la morte sembra avvolgerle  intorno il suo grigio lenzuolo immateriale, quando una fuoribonda lotta accesasi tra  Fauni, Centauri, Sileni, ecc, per il possesso della preda, sveglia con le loro grida e il loro  ingordo baccano, Delph dal suo sonno profondo. 
STATE ASCOLTANDO Suonno d’ammore - Giacomo Rondinella
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